Il fenomeno dello smart working non si arresta. Questo è quanto emerge da un’analisi condotta dall’Osservatorio del Politecnico di Milano, secondo la quale “il 73% degli smart worker si opporrebbe se richiamato in ufficio.”
Un’affermazione che parla da sé e che mostra come il fenomeno sia ormai radicato, soprattutto presso le grandi imprese, meno nelle PMI e nella PA. La crescita, per il 2025, è attesa al 5%, e “porterebbe a toccare 3,75 milioni” di persone (Fonte: Osservatorio del Politecnico di Milano).
Per rientrare stabilmente in ufficio, i lavoratori vorrebbero condizioni migliori in termini di aumento dello stipendio e flessibilità oraria. Queste richieste sono dovute anche al fatto che, nel Belpaese, non sono tante le realtà che garantiscono la settimana corta.
Pertanto, lo smart working è soltanto una delle diverse modalità con cui viene declinato il lavoro agile, come confermato tra l’altro dal lavoro ibrido: un mix di operatività in presenza e da remoto.
In tutti questi casi si rivela essenziale fare una considerazione. Alla luce della limitata diffusione del coworking – ovvero della possibilità di operare in ambienti dedicati al lavoro e condivisi con altri individui che svolgono le proprie mansioni sempre da remoto – occorre curare con attenzione l’arredamento della casa, predisponendo una postazione comoda e funzionale. Oggi vi proponiamo alcuni consigli.
Design di interni: gli aspetti base di uno spazio per lo smart working
Come abbiamo avuto modo di vedere in questo articolo dedicato a cos’è il design, un arredamento concepito con degli standard, appunto, di design, dovrebbe essere il frutto del connubio di tre elementi:
- estetica pregevole;
- materiali di qualità;
- funzionalità e praticità.
Ne aggiungiamo un altro, specifico per lo smart working, dove è infatti necessario dedicare particolare attenzione all’ergonomia, termine per il quale riprendiamo l’accezione dell’Enciclopedia online Treccani:
“Disciplina scientifica che, utilizzando le conoscenze e i dati forniti da vari campi del sapere, studia il sistema uomo-macchina-ambiente con l’obiettivo di trovare soluzioni ottimali, adatte alle capacità e ai limiti psicofisiologici dell’uomo.”
Si tratta, per essere più precisi, di un approccio multidisciplinare e di cui il design di interni si rivela un’applicazione sia teorica (nella fase di progettazione e studio) che pratica (in quella di realizzazione).
L’ergonomia agisce infatti a livello fisico (e quindi anatomico), cognitivo (sui processi mentali) e organizzativo (implementando l’efficienza e il benessere dei lavoratori). Aspetti che diventa imprescindibile portare avanti quando si desidera approntare un arredamento per lo smart working nel segno del design.
5 soluzioni di arredamento per lo smart working
Proponiamo di seguito alcune soluzioni di arredamento per lo smart working all’insegna del design, con l’intento che possano essere di ispirazione e riflessione. Vediamole insieme una per una.
Scrivania ergonomica
Partiamo dall’elemento base di qualsiasi postazione da lavoro, sia che risulti in ufficio sia che invece la si predisponga all’interno di un ambiente domestico. Ci riferiamo, naturalmente, alla scrivania.
Per lavorare bene, in linea con i dettami dell’ergonomia e dunque anche del design, occorre prestare attenzione in primo luogo alle dimensioni. La larghezza consigliata è di almeno un metro, mentre la profondità dovrebbe essere intorno agli 80 cm e non inferiore ai 70 cm.
Quest’ultimo fattore è determinante poiché permette di porre una distanza adeguata tra lo schermo del pc e gli occhi, influenzando il benessere e la produttività del lavoratore. Per implementare tale funzionalità consigliamo di valutare l’adozione di un supporto per lo schermo, affinché lo sguardo possa stancarsi ancora meno, e di fare pause regolari, non distanziate oltre 1 ora e mezza.
C’è poi da considerare il colore della scrivania. La maggior parte delle persone preferisce optare per nuance chiare, in quanto più luminose e rilassanti, ma nulla vieta di propendere per quelle scure o persino più audaci, ad esempio un blu o un giallo. Molto dipende da quanto ruota intorno agli altri elementi di arredo presenti nella stanza.
Sedia ergonomica
Anche la sedia dovrà essere ergonomica, per assicurare un benessere e una produttività ottimali. Cosa significa? Ecco alcuni elementi a cui prestare attenzione:
- tessuto traspirante della seduta e dello schienale;
- materiali resistenti e flessibili, per garantire una postura adeguata soprattutto a livello lombare;
- presenza di braccioli regolabili;
- presenza di rotelle per spostare facilmente la componente d’arredo;
- possibilità di regolare lo schienale e l’altezza della seduta;
- colore in linea con quello della scrivania, così da creare un insieme armonico a livello visivo.
Nella maggior parte dei casi, sono da evitare il più possibile le sedie da gaming, altresì utilizzate da molte persone. La ragione è la seguente: non essendo concepite per il lavoro d’ufficio, portano ad adottare posizioni scorrette e scomode.
Cassettiera
Lo spazio della scrivania dovrebbe essere il più possibile libero da oggetti che non vengono utilizzati con frequenza. Si otterrà così una sensazione di ordine e la superficie risulterà più semplice da igienizzare.
A tale scopo, non potrà mancare nell’arredamento della casa una cassettiera, perfetta per custodire oggetti come documenti, faldoni, elementi di cancelleria in generale e molto altro ancora. Se dotata di un vano ad hoc, potrà ospitare persino la stampante, evitando, appunto, di metterla sulla scrivania, ma avendola comunque a portata di mano.
Elementi decor
Uno degli elementi decor che si rivela indispensabile quando si allestisce una postazione per lo smart working sono le lampade, disponibili secondo diverse tipologie, da valutare caso per caso: a seconda della luce naturale presente nella stanza e della necessità o meno di illuminare direttamente la zona della scrivania.
Predisporre una lampada da tavolo si rivela una soluzione preferenziale, mentre non sono da escludere una lampada da terra, una plafoniera e dei faretti. L’importante è che la visibilità sia ottimale durante tutte le ore in cui si sta al desk.
Consigliamo, a tal proposito, di prestare attenzione alla posizione della scrivania e all’eventuale adozione di tende, che non dovranno essere eccessivamente oscuranti, ma nemmeno troppo trasparenti.
Tra gli oggetti decor per lo smart working rientrano poi diversi elementi capaci di personalizzare lo spazio, così da renderlo più piacevole da fruire. Tra questi, naturalmente, non può mancare il Salvadanaio di design di NUMI: un oggetto che valorizzerà l’insieme, rivelandosi l’ideale per custodire – a livello simbolico – le proprie aspirazioni professionali.
Quadri e foto
Quando si lavora in smart working una delle cose più complesse è, senza ombra di dubbio, gestire le relazioni sociali e quella sensazione di isolamento che, immancabilmente, tende a subentrare.
Oltre ad alcuni accorgimenti organizzativi legati alla programmazione della giornata, una soluzione efficace è quella di circondarsi di immagini di persone care come quelle che compongono il nucleo familiare, pet incluso. Non esitate a metterne una ben in vista sulla scrivania o sulla cassettiera.
Altrettanto valore assumono i quadri alle pareti: puntate su delle stampe o dei soggetti che rispecchino non solo i vostri gusti, ma che possano essere di “conforto” nei momenti imprevisti o complessi, e persino di ispirazione per la vostra professione.
In alternativa, potrete appendere un elemento tessile come un tappeto, un arazzo o una ceramica.
Con queste piccole accortezze, e creando comunque un filo rosso all’interno della disposizione degli oggetti (che dovrà essere coerente), otterrete un arredamento per lo smart working armonico e in linea con le altre soluzioni adottate nella casa.