La parola design è sulla bocca di tutti ma siamo davvero sicuri di conoscerne il significato, l’origine, la valenza più autentica?
Si tratta di un concetto alquanto complesso, di cui sono state date tantissime definizioni, alcune più accademiche altre più personali, come avviene nel caso di alcuni designer illustri.
Che l’uso corretto delle parole sia determinante l’uomo lo sa fin dai tempi antichi: tale consapevolezza è stata esplicitata più volte nel corso della storia, basti pensare a quanto riportato dal filosofo greco Gorgia nonché da uno dei più brillanti poeti italiani del Novecento, ovvero Giorgio Caproni.
Non si tratta quindi soltanto di una questione di apparenza e formalità: andare alle origini del design e del suo significato è fondamentale, sostanziale potremmo dire.
In questo approfondimento vi proponiamo una panoramica sulla valenza più autentica di questo ambito così acclamato e inflazionato, dove però non sempre ciò che viene proposto è realmente rispondente ai suoi canoni.
Partiremo da lontano – e quindi dai tempi antichi – per arrivare fino ai giorni nostri, soffermandoci su un connubio particolarmente caro a noi di NUMI: quello tra design e sostenibilità.
Cos’è il design? Una parola, tantissime definizioni
Il design è prima di tutto una disciplina che ha come fine la creazione di oggetti, interfacce e spazi secondo il connubio tra creatività e funzionalità: due aspetti portati avanti di pari passo.
Non si tratta dunque di un campo di matrice prettamente estetica né tantomeno di per sé limitato a un ramo quale l’arredamento. Il design vede al centro un modus operandi metodologico dove l’estetica ha certamente valore, ma non è l’unico canone perseguito.
È frutto dell’intersezione tra più discipline e in particolare tra architettura, ingegneria e artigianato.
Altri elementi che vengono contemplati sono l’innovazione, la sostenibilità, l’attenzione all’ergonomia e simili.
Un designer deve avere spiccate capacità creative così come organizzative, a fronte di un’attenta pianificazione di ogni fase progettuale e operativa.
Il design è tante cose, come si può vedere. Quella che abbiamo riportato è una concezione che appare frutto degli sviluppi approntati nel tempo. Analizziamo l’evoluzione della disciplina dagli inizi fino ai giorni nostri.
Com’è cambiato il design, dalle origini a oggi
Il concetto di design denota radici antiche ed è molto cambiato nei secoli. Scopriamo qualcosa di più sulla storia di questa disciplina.
Le origini della disciplina
Le origini del design risalgono al periodo pre-industriale, quello delle epoche antiche, quando gli oggetti venivano realizzati secondo una fattura artigianale, tramite l’adozione di tecniche di stampo tradizionale tramandate da una generazione all’altra e l’uso di materiali presenti nel territorio.
L’impiego di macchine industriali non veniva contemplato perché esse, semplicemente, non esistevano. Tra i manufatti che possono essere considerati di design, seppur ante litteram, troviamo le ceramiche greche e i tessuti egizi.
Il design e la Rivoluzione Industriale
Con l’avvento della Rivoluzione Industriale è emerso un modo nuovo di produrre gli oggetti, che sono quindi risultati accessibili a un pubblico più vasto: alle masse, insomma.
Si è passati a una produzione in serie, complice l’adozione di tecnologie innovative tra cui il motore a vapore. Quest’ultimo è stato adottato anche da parte di Michael Thonet, il quale l’ha inserito nel processo di produzione che ha portato alla creazione di una sedia – la Thonet n. 14 – che è un vero e proprio pezzo di design; è stata lanciata nel 1859, risultando una delle più apprezzate nella storia dell’uomo.
Arte e design
Arte e design: un connubio indissolubile, potremmo dire. Tra gli stili che hanno segnato un cambio di passo troviamo l’Art Nouveau, il Movimento Modernista, l’Avanguardia Olandese, il Brutalismo, il Futurismo e l’Art Deco.
Quest’ultima si è distinta come movimento di design vero e proprio. Si è sviluppata durante gli anni Venti e Trenta del Novecento, a fronte di uno stile che si basa sull’uso di materiali lussuosi, linee pulite e forme geometriche. Tra i suoi esempi si annovera il Chrysler Building di New York.
Il Minimalismo
Nella seconda metà del Novecento si è assistito all’affermazione di un trend ancora sulla cresta dell’onda: il minimalismo.
Si tratta di uno stile che si basa sul concetto di “less is more” ovvero “meno è meglio”, coniato dal designer tedesco Dieter Rams, noto per aver esplicitato i Dieci Principi del Buon Design. Le sue creazioni sono state d’ispirazione per tanti, inclusi i designer del marchio statunitense Apple e lo stesso Steve Jobs.
Gli anni Settanta e Ottanta del Novecento
Uno dei periodi più floridi e vivaci – la cui eco è ancora percepibile ai giorni nostri – è stato quello a cavallo tra gli anni Settanta e Ottanta del Novecento, quando si è assistito alla nascita di diversi movimenti, a cominciare da quello High-Tech.
Quest’ultimo emerge per il connubio tra materiali industriali e tecnologia, a fronte di un’estetica che tiene conto di entrambi. Tra gli edifici più celebri realizzati con tale mood c’è il Centre Pompidou.
Negli anni Ottanta il termine design è stato sovente usato come sinonimo di disegno industriale: un fenomeno che ha caratterizzato soprattutto il contesto italiano alla luce degli importanti sviluppi del comparto industriale a seguito della fine del Secondo Conflitto Mondiale.
Si è poi affermato uno stile quale il Postmodernismo, frutto della contrapposizione e reazione ai dettami del Modernismo. Tra i suoi esponenti si segnalano Philippe Starck ed Ettore Sottsass con il Memphis Group.
Il design oggi: tra tecnologia, connettività, innovazione e sostenibilità
Tecnologia, sostenibilità, innovazione e connettività sono le tre parole principe che caratterizzano il design contemporaneo, in tutte le sue forme e sfumature.
E che ritroviamo anche in NUMI, dove la ricerca di materiali e soluzioni eco-friendly rappresenta un valore fondamentale e che non a caso prende forma nel salvadanaio Dream On, in tutte le sue varianti.
Questi aspetti vengono portati avanti in relazione ai cambiamenti sociali e culturali che attraversano le comunità: un aspetto distintivo del design fin dalle sue origini, il cui scopo più autentico, in fondo, è quello di offrire soluzioni utili a migliorare la qualità della vita e far stare bene chi se ne avvale.
Alcune citazioni illustri sul design
Riportiamo di seguito alcune citazioni interessanti a proposito del design, che altro non sono che delle vere e proprie riflessioni. Portano la firma di personaggi che hanno fatto la storia di questo settore così variegato e articolato, la maggior parte dei quali sono designer di fama mondiale.
Ettore Sottsass (architetto, designer e fotografo)
“Tutto è design, è una fatalità.”
Jean Baudrillard (sociologo, politologo, saggista e filosofo)
“Nulla sfugge al design: è la sua fatalità.”
Bruno Munari (designer, artista e scrittore)
“Il designer è un progettista dotato di senso estetico, che lavora per la comunità.”
Van Day Truex (interior designer, professore di design, pittore)
“Un buon oggetto di design è per sempre.”
Charles Eames (designer, architetto e regista)
“Riconoscere il bisogno è la condizione primaria del design.”
Massimo Vignelli (grafico e designer)
“Il buon design è visivamente potente, intellettualmente elegante e, soprattutto, senza tempo.”
“La funzione del design è di disegnare delle cose che durano sempre, non effimere. Quando qualcosa è effimero vale per quel che vale: niente.”
Steve Jobs (imprenditore e inventore)
“Il design è il nucleo centrale di una creazione umana.”
“Il design non riguarda solo l’aspetto del prodotto, o l’effetto che fa tenerlo in mano. Il design è come funziona.”
Paul Rand (designer)
“Il design è così semplice. Ecco perché è così complicato.”
Alina Wheeler (esperta di brand identity e scrittrice)
“Il design è l’intelligenza resa visibile.”
Ti piacerebbe scoprire qualcosa di più sulle soluzioni di design proposte da NUMI? Contattaci alla mail info@numidesign.it oppure al cellulare +39 393513235160: siamo disponibili a rispondere a qualsiasi tua curiosità.